Costellazioni estetiche
n. 7, giugno 2003
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L’estetica nasce nella modernità come rivendicazione della corporeità e della sua peculiare forza conoscitiva e produttiva: percezione, immaginazione, fantasia, sentimento, intuizione, gusto, genio, tutti modi di conoscere-produrre il mondo, la natura, gli altri, connessi al corpo, impensabili senza il corpo. Potenze che sono zone d’ombra, luoghi di confusione remoti dalla luce della ragione, difficili da esprimere nel rigore dell’argomentazione, eppure così rilevanti, quasi che l’umano nella sua complessità in essi si raccontasse, irriducibile a qualsiasi considerazione astratta. Per la filosofia si tratta in realtà di una sfida antica quanto la sua storia, da quando i linguaggi della poesia e dell’ eros hanno intrecciato le loro fila con l’ordine del logos, ed è una sfida che oggi più che mai, in questo tempo insicuro, l’estetica ripropone e dice in molti modi, aprendo una pluralità affascinante di prospettive anche distanti, ma tutte vive, intense, concrete, vie che incrociano saperi molteplici in una domanda di senso.
Sommario
- E. Garroni, Estetica, filosofia, pensiero critico
- P. Barone, Per un ascetismo estetico
- O. Meo, Sul concetto di «Estetica costruttivista»
- G. Marchianò, Verso una nozione plenaria dell’estetico e dell’estetica
- W. Welsch, Il mio percorso attraverso l’estetica
- M. Perniola, Le svolte culturali nell’estetica contemporanea
- L. Bonesio, Luoghi, architettura, paesaggio. Una considerazione tra estetica e geografia della postmodernità
- C. Gentili, Martin Heidegger contro l’estetica
- V. Ugo, Architettura come res æsthetica
- A. Bellini – A.L. Marmotti, Estetiche e restauro (architettonico)
- M. Carbone, Occorre molto tempo per diventare selvaggi
- G. Bottiroli, Per amore della necessità flessibile. Un’introduzione all’Eterno ritorno dell’eguale
- F. Testa, Il Traité du beau essentiel di C.-E. Briseux e il tema delle proporzioni armoniche nella teoria architettonica del Secolo dei Lumi
- L. Ranzani, Natura e simbolo iconico
- M. Mazzocut-Mis, Arte tra kitsch e disgusto, recuperando Du Bos e Burke
- E. Franzini, Verità dell’immagine
- S. Borutti, «Noi miriamo a qualcosa d’altro». Aspetti del sublime quotidiano
- R. Diodato, La visione di Atteone
- F. Papi, Per non concludere
Marginalia
- I. Dal Canton, Del potere e della legittimità. Nota su Guglielmo Ferrero
- T. Kemeny, Il verso del traduttore
- F. Papi, Scienza, artificio, mercato
- F. Papi, Lavoro, lavori
- F. Papi, Tempo di guerra
- L.M. Scarantino, Lettera al direttore
Recensioni
- La nuova estetica italiana a cura di Luigi Russo (E. De Caro)
- La mitigazione. Un approccio pragmatico alla comunicazione nei contesti terapeutici di C. Caffi (C. Bianchi)
- Husserl e l’immagine di C. Calì (E. De Caro)
- La tecnica e le cose. Assonanze e dissonanze tra Bloch e Heidegger di P. Cipolletta (L. Azzariti-Fumaroli)
- La percezione. Saggio sul sensibile di R. Barbaras (I. Dal Canton)
- Il Cézanne degli scrittori dei poeti e dei filosofi di G. Cianci – E. Franzini – A. Negri (R. Diodato)
- Il Cristianesimo di un non credente di S. Natoli (F. P.)
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